Il Faro di Alessandria, conosciuto anche come Pharos, era una torre monumentale costruita sull'isola di Faro ad Alessandria d'Egitto per fungere da faro e una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico.
Costruzione: La costruzione iniziò durante il regno di Tolomeo%20I%20Soter (305-285 a.C.) e fu completata durante il regno di suo figlio, Tolomeo%20II%20Filadelfo (280-247 a.C.).
Struttura: Si stima che il faro avesse un'altezza compresa tra 100 e 140 metri (330 e 460 piedi), il che lo rendeva una delle strutture artificiali più alte del mondo per molti secoli. La sua architettura consisteva probabilmente in tre sezioni principali: una base quadrata, una sezione ottagonale centrale e una sezione cilindrica superiore.
Funzione: La sua funzione primaria era quella di guidare le navi nel porto di Alessandria, un importante centro commerciale e culturale del mondo ellenistico. Si dice che un grande specchio riflettente in bronzo o pietra lucidata, posto in cima alla torre, proiettasse la luce per una distanza considerevole.
Decline: Il Faro di Alessandria fu danneggiato da diversi terremoti nel corso dei secoli e alla fine crollò nel XIV secolo.
Eredità: Anche se il faro non esiste più, la sua immagine e il suo significato storico continuano a ispirare e ad affascinare le persone di tutto il mondo. I resti del faro giacciono ora sul fondo del mare, oggetto di esplorazioni archeologiche.
Importanza: Il Faro di Alessandria rappresentava una straordinaria impresa di ingegneria e un simbolo del potere e della prosperità dell'Egitto tolemaico, diventando un prototipo per i fari successivi.